LE FORZE ARMATE.

LE FORZE ARMATE

ESERCITO ITALIANO
MARINA MILITARE
ARMA DEI CARABINIERI
AERONAUTICA MILITARE
 
EMBLEMA DELL'ESERCITO ITALIANO
 
 L'EMBLEMA DELLA MARINA MILITARE

EMBLEMA DELL'ARONAUTICA MILITARE
 
EMBLEMA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
 
 
le foto dal sito link: LA VOCE DEL MARINAIO
http://www.lavocedel
marinaio.com
/2010/05/l%e2%80%99araldica-delle-forze-armate-italiane/

LA BANDIERA DELLA MARINA MILITARE

 LA BANDIERA DELLA MARINA MILITARE

E' STATA ISTITUITA NEL  1947 E FORMATA DAL TRICOLORE CON AL CENTRO UNO SCUDO CON GLI STEMMI DELLE 4 REPUBBLICHE MARINARE (IN ORDINE DALLA PIU' ANTICA) VENEZIA, PISA, GENOVA E AMALFI  CON INTORNO UN BORDO TIPO CORDONCINO E  SORMONTATO DA UNA CORONA NAVALE ROMANA DORATI.

2011 ANNO RICCO DI NUMEROSI AVVENIMENTI

2011

ANNO RICCO DI TANTISSIMI AVVENIMENTI
 
1861/2011 FESTEGGIAMENTI PER 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA CONCOMITANTI CON IL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA  DELLA MARINA MILITARE
1931/2011 NAVE AMERIGO VESPUCCI COMPIE 80 ANNI
1911/2011 CENTENARIO DELL'A.N.M.I ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINA D'ITALIA
1921/2011 90° ANNIVERSARIO DEL VIAGGIO DELLA SALMA DEL MILITE IGNOTO DA AQUILEIA A ROMA

2014-2018

2014-2018
Centenario della Grande Guerra
La Prima Guerra Mondiale ha inizio il 28  luglio 1914
e' termina 11 novembre 1918
La Prima Guerra Mondiale e' stato uno dei piu' sanguinosi conflitti dell'umanita', per l'Italia le vittime furono circa 650.000.
 

2018 CENTENARIO DELLA VITTORIA

 
2018
CENTENARIO DELLA VITTORIA
11 NOVEMBRE 1918 FINE DELLA GRANDE GUERRA

2021 CENTENARIO TRASLAZIONE MILITE IGNOTO

CENTENARIO DELLA TRASLAZIONE DEL MILITE IGNOTO MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE ALL'ALTARE DELLA PATRIA A ROMA 1921-2021.

SANTA BARBARA 4 DICEMBRE 2015 A SALVE (LE)

2 dicembre 2015
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA
IL 4 DICEMBRE   L'ASSOCIAZIONE MARINAI D'ITALIA GRUPPO DI SALVE (LE) ORGANIZZA LA FESTA DI SANTA BARBARA PATRONA DELLA MARINA MILITARE

SANTA BARBARA

19 novembre 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

GRUPPO DI SALVE  (LE)

ORGANIZZA PER IL 1 DICEMBRE 2013

SANTA BARBARA

 
FESTA DI SANTA BARBARA
 
  1 Dicembre 2013 nel Comune di SALVE - Provincia di Lecce
 
                      In occasione di tale manifestazione, sarà presente la reliquia di Santa Barbara.   

 La manifestazione prevede il seguente programma di massima:

Ore 10,10 Raduno delle Associazioni in Piazza Matteotti

Ore 10,20 Arrivo delle Autorità civili e militari

Ore 10,25 Arrivo del Picchetto della Marina Militare

Ore 10,30 Arrivo della reliquia di Santa Barbara

Ore 10,50 Defilamento del corteo per la chiesa Madre di San Nicola Magno

Ore 11,00 Inizia celebrazione eucaristica

Ore 11,15 Allocuzioni su Santa Barbara

Ore 12,00 Termine cerimonia religiosa

Ore 12,05 Distribuzione Rosa di Santa Barbara a tutte le donne presenti in chiesa.

Al fine di diffondere la nostra devozione a Santa Barbara con il tradizionale omaggio della Rosa si prega di voler estendere l’invito a tutte le donne.

Ore 13,30 Pranzo Sociale presso l’Albergo/Ristorante Baia dell’Aragosta (Torre Pali)

Ore 18,00 Concerto di Santa Barbara presso la sala convegni di Palazzo Ramirez

N.B.

Durante il concerto saranno consegnate alcune onoreficenze/attestazioni e sarà data comunicazione (grazie ad un lavoro di ricerca dell’ ANMI di SALVE) ai familiari di sette famiglie Salvesi, indicando il luogo di sepoltura dei loro cari, dichiarati morti e dispersi durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

XIX RADUNO NAZIONALE MARINAI D'ITALIA LA SETTIMANA DEL MARE RAVENNA 2015

20 maggio 2015
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA
 

XIX RADUNO NAZIONALE MARINAI D'ITALIA - LA SETTIMANA DEL MARE 

RAVENNA 1-10 MAGGIO 2015

 
 
foto raduno
 
foto dal sito ufficiale http://www.marinaiditalia.com/?page_id=9418 
 
VIDEO SU Inaugurazione Raduno Marinai d'Italia - Ravenna 2015 https://www.youtube.com/watch?v=ahlm8evgscg
 
 
Foto dal sito ufficiale http://www.marinaiditalia.com/  parata
 
DA FACEBOOK  https://www.facebook.com/ansdim/photos/a.278224682383697.1073741828.278222035717295/370021846537313/?type=1&theater
 
#‎ravenna‬, ‪#‎Raduno‬ dei ‪#‎Marinai‬ d'Italia - ANMI - 10 maggio 2015. Il nostro vessillo verde/oro sfila insieme ai gruppi speciali ANMI.

Grafica del socio Nicola Marzano.

 
 
VIDEO RADUNO
 
 
 

SANTA BARBARA

30 agosto 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

UN MARINAIO D'ITALIA RENDE OMAGGIO A SANTA BARBARA

Di Carlo di Nitto
 
 
UN MARINAIO D'ITALIA RENDE OMAGGIO A SANTA BARBARA
Un'altra piacevole sorpresa: nella mia brevissima escursione nella Maremma toscana, nella cittadina di Santa Fiora (sul monte Amiata) ho incontrato la "nostra" Santa Patrona Barbara. Trattasi di una bella statua devozionale conservata nel locale museo "Miniere & Minatori". Santa Barbara protegge anche i minatori e un Marinaio non poteva non renderLe omaggio!!

RANCIO DI BORDO

29 gennaio 2015
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

RANCIO DI BORDO

MENU' STORICI SULLE NAVI DELLA REGIA MARINA

MERCOLEDI' 4 FEBBRAIO

 

DAL GRUPPO ANMI DI FERRARA
Evento su facebook https://www.facebook.com/events/807327602637012/

IL 13 MARZO 1939

13 marzo 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

ACCADDE IL 13 MARZO 1939


ISTITUZIONE DELLA FESTA DELLA MARINA 

 

 

Istituzione della Festa

L'istituzione della "Festa della Marina Militare" risale al 13 marzo 1939. All'epoca ogni singola Forza Armata ebbe l'opportunità di scegliere il giorno in cui celebrare la propria festa: per la Marina Militare fu indicata la data del 10 giugno quale ricordo di una delle più significative ed ardite azioni compiute sul mare nel corso della 1ª Guerra Mondiale: l'impresa di Premuda.

Precedentemente al 1939, la festa della Marina veniva celebrata il 4 dicembre, festa di Santa Barbara patrona della Forza Armata.
Istituita la giornata celebrativa e scelta la data 10 giugno, la festa fu celebrata per la prima volta proprio nel 1939 con solenni cerimonie in tutte le piazze marittime militari, a bordo delle Unità Navali e all'interno di tutti gli stabilimenti di lavoro.

A Roma affluirono per la circostanza ventiduemila marinai, con 150 stendardi di unità di superficie e 105 di sommergibili. Essi resero omaggio alla tomba del Milite Ignoto e sfilarono su via dei Fori Imperiali.

Negli anni 1940 e 1941 la celebrazione fu caratterizzata da un tono decisamente minore, tornando, malgrado gli avvenimenti della guerra in corso, a toni solenni nel 1942. Temporaneamente sospesa dal 1945 al 1949, la celebrazione fu ripristinata nel 1950 abbinata alla festa di Santa Barbara nella data del 4 dicembre.

Nel novembre del 1963, infine, anche su particolare insistenza del Presidente dell'Associazione Nazionale dei Marinai d'Italia, l'allora Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Ernesto Giuriati, chiese al Ministro della Difesa di riportare la giornata celebrativa alla più significativa data del 10 giugno.

Ottenuta l'autorizzazione ministeriale, la tradizione fu definitivamente ripresa con i festeggiamenti del 10 giugno 1964 e d'allora non ha più subito variazioni.

 

L'azione di Premuda

La più brillante ed audace azione navale della prima Guerra Mondiale La notte fra il 9 e il 10 Giugno 1918 una sezione di due MAS al comando del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo lasciava il porto di Ancona dirigendosi verso l'isola di Premuda dove avrebbe dovuto effettuare un normale rastrellamento allo scopo di accertare la presenza in zona di campi minati.

Durante le operazioni di rastrellamento le unità intercettarono la potente squadra navale austriaca composta da due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere che, uscita dalla base nemica di Pola, stava dirigendo verso il Canale di Otranto. Ebbe così origine una delle più brillanti azioni navali della prima guerra mondiale, nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia e grande perizia, il Comandante RIZZO silurò ed affondò la corazzata "Santo Stefano".

A Luigi RIZZO, già decorato con medaglia d'oro al valor militare per aver forzato sei mesi prima il porto di Trieste affondandovi la Corazzata "Wien" venne attribuita, per questa impresa una seconda medaglia d'oro.

A Premuda Rizzo risolse, senza saperlo, un problema ben più importante dell'affondamento di una singola nave, poichè l'impresa modificò profondamente l'attuazione di un piano politico e strategico che avrebbe portato le forze austriache, con ogni probabilità, ad ottenere la supremazia navale in Adriatico e forse nel Mediterraneo.

La flotta austriaca infatti si trovava in mare nel supremo tentativo di uscire da una lunga ed umiliante situazione d'inerzia. Il piano dell'Ammiraglio Horty era chiaro: attaccare all'improvviso le unità di vigilanza del Canale di Otranto e le forze leggere di protezione italo-franco-inglesi distruggendole prima che la parte più consistente della flotta alleata, concentrata a Taranto e a Corfù, potesse intervenire.

I siluri di Luigi RIZZO, colpendo una importante aliquota delle forze austriache e facendo crollare l'elemento sorpresa, troncarono l'impresa sul nascere, costringendo la flotta austriaca a rinunciare definitivamente all'ambizioso progetto. L'azione di Premuda convinse inoltre definitivamente gli alleati a lasciar cadere la questione relativa all'istituzione dei comandi navali in Mediterraneo lasciando il totale controllo dell'Adriatico all'Italia.

Ammirato dall'azione messa in atto da Luigi RIZZO il Comandante in Capo della Grand Fleet, l'Ammiraglio inglese David Beatty fece giungere all'Ammiraglio Cusani Visconti, Comandante della Flotta italiana, il seguente tele- gramma: "La Grand Fleet porge le 'più sentite congratulazioni alla flotta italiana per la splendida impresa condotta con tanto valore e tanta audacia contro il nemico austriaco".
L'impresa di Premuda rimase un fatto poco noto alla grande massa del popolo italiano, fino a quando, ne1939, la data dell'azione fu scelta come festa della Marina Militare.

 

 

L'impresa del Comandante Rizzo del 10 Giugno 1918

La Festa della Marina Militare si celebra il 10 giugno, data in cui si ricorda l'anniversario dell'affondamento della Corazzata austriaca "Szent Istvan" (Santo Stefano), nel 1918. Le giornate celebrative delle Forze Armate, compresa quella della Marina Militare, furono istituite nel 1939. Nel periodo dal 1950 al 1964 la festa fu celebrata il giorno di Santa Barbara (4 dicembre). Dal 1964, la ricorrenza è stata definitivamente riportata al 10 giugno.

Questo giorno commemora l'impresa coraggiosa di due piccole imbarcazioni della Marina Militare che ottennero in Adriatico un risultato di guerra navale di grande importanza, sia sotto il profilo tecnico sia sul piano dell'impatto emotivo nei confronti degli avversari. L'azione avvenne nei pressi della piccola isola di Premuda, dove i MAS "15" e "21" attaccarono una potente formazione navale austriaca.

La sezione dei due MAS, al comando rispettivamente del Capitano di Corvetta Luigi Rizzo (capo sezione) e del Guardiamarina di complemento Giuseppe Aonzo, affondò all'alba del 10 giugno 1918, la corazzata "Szent Istvan" (Santo Stefano).

L'azione stroncò sul nascere una pericolosa incursione che il grosso della flotta austriaca si predisponeva a compiere contro lo sbarramento antisommergibili organizzato dagli Alleati nel Canale d'Otranto, per precludere l'accesso all'Adriatico ai sommergibili tedeschi.

 

Foto e notizie  dal sito ufficiale della Marina Militare: http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/tradizioni/Pagine/FestadellaMarina.aspx

LA BEFFA DI BUCCARI

10 febbraio 2014
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

LA BEFFA DI BUCCARI

Annoverata dagli storici "tra le imprese più audaci"

 

 

La beffa di Buccari (10-11 febbraio 1918)

L'azione svoltasi nella notte sull'11 febbraio 1918, passò alla storia come la beffa di Buccari, e fu annoverata dagli storici "tra le imprese più audaci" del conflitto con una "influenza morale incalcolabile", anche se purtroppo "sterile di risultati materiali". Al comando di Costanzo Ciano, all'azione parteciparono i M.A.S. 96 (al comando di Rizzo con a bordo Gabriele D'Annunzio), 95 e 94, rimorchiati ciascuno da una torpediniera e con la protezione di unità leggere. Dopo quattordici ore di navigazione, alle 22.00 del 10 febbraio, i tre M.A.S. iniziarono il loro pericoloso trasferimento dalla zona compresa tra l'isola di Cherso e la costa istriana sino alla baia di Buccari dove, secondo le informazioni dello spionaggio, sostavano unità nemiche sia mercantili sia militari.

L'audacia dell'impresa trova ragione di essere nel percorso di 50 miglia tra le maglie della difesa costiera nemica, anche se l'attacco non riuscì, dato che i siluri lanciati dalle 3 motosiluranti si impigliarono nelle reti che erano a protezione dei piroscafi alla fonda. Le unità italiane riuscirono successivamente a riguadagnare il largo tra l'incredulità dei posti di vedetta austriaci che non credettero possibile che unità italiane fossero entrate fino in fondo al porto, e che non reagirono con le armi ritenendo dovesse trattarsi di naviglio austriaco.

Dal punto di vista propriamente operativo, emerse un elemento importante dalla scorreria dei M.A.S. a Buccari: le facili smagliature ed il mancato coordinamento del sistema di vigilanza costiero austriaco che finiva per prestare il fianco all'intraprendenza dei marinai italiani sempre più audaci.

L'impresa di Buccari ebbe poi una grande risonanza, in una guerra in cui gli aspetti psicologici cominciavano ad avere un preciso rilievo, anche per la partecipazione diretta di Gabriele D'Annunzio, che abilmente orchestrò i risvolti propagandistici dell'azione e che lascio in mare davanti alla costa nemica, tre bottiglie ornate di nastri tricolori recanti un satirico messaggio così concepito:

 
 

"In onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d'Italia, che si ridono d'ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre ad osare l'inosabile.

E un buon compagno, ben noto, il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro, è venuto con loro a beffarsi della taglia".

 

GLI STEMMI DELL'ASSOCIAZIONI MARINAI D'ITALIA NELLA STORIA

22 febbraio 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

GLI STEMMI DELL'ASSOCIAZIONI NAZIONALI MARINAI D'ITALIA NELLA STORIA

Nella foto gli stemmi dell'Associazioni Nazionali Marinai d'italia nella storia
Dal sito ufficiale dell'A.N.M.I. http://www.marinaiditalia.com/?page_id=17


Cenni Storici dell’ANMI

Sul finire dell’800 e nei primi anni del ‘900 i fermenti patriottici, politici e sociali che caratterizzarono il passaggio tra i due secoli, non tardarono a coinvolgere anche quanti avevano servito l’Italia nella Regia Marina; questi cominciarono ad avvertire la necessità di associarsi in organismi per meglio sostenere il proprio credo ideale e per una più attenta difesa degli interessi, anche materiali, che da questo derivavano.

Sorsero ovunque unioni, confederazioni, società, assai spesso a carattere locale, ma talvolta anche a carattere nazionale, ispirate a varie ragioni d’essere.

La prima tra esse, costituita esclusivamente da Marinai che avevano “servito senza macchia nella Regia Marina”, si fondò nel 1895 a Torino con il nome di “Società Militari congedati dalla Regia Marina”.

Nel suo atto costitutivo del 1° gennaio 1896, si definiva Società di Mutuo Soccorso e di questa peculiare realtà associativa aveva i primi scopi. Questi - ancorché modificati una prima volta il 31 marzo 1900 e poi il 9 marzo 1912 - restarono pressoché immutati sinché tutti gli iscritti qualche anno più tardi confluirono in un nuovo organismo appena costituito.

Infatti nel 1911, grazie all’iniziativa propugnatrice dell’allora Sottonocchiere in congedo Ruggero Bertola, era nata a Milano, con la denominazione “Unione Marinara Italiana” - U.M.I., la prima Associazione con scopi statutari pressoché uguali agli odierni.

Nel comunicato che informava dell’evento la stampa, si leggeva infatti:

Si è costituita, con sede a Milano, una Società tra i Militari in congedo ed in servizio attivo appartenenti alla Regia Marina, senza distinzione di grado e di categoria, con il nome Unione Marinara Italiana U.M.I.

La società si prefigge:

di cementare i vincoli di fratellanza fra i componenti la medesima, tenere vivo il ricordo dei compagni caduti in guerra;

di rendere onore al coraggio civile e militare di tutti coloro che se ne rendessero meritevoli;

di indire gite, feste e conferenze allo scopo di far conoscere ed apprezzare al nostro popolo quanto sia grande il valore e la forza della nostra Marina Militare.

La prima pietra era stata posta: il “Comunicato” conteneva in sintesi quanto più tardi sarebbe stato riportato in apposito Statuto.

L’opera di proselitismo si estese rapidamente su tutto il territorio nazionale diffondendo il credo di base della Associazione: il progresso morale e sociale può essere conseguito solo nel rispetto pieno del principio solenne dell’appartenenza di tutti gli Italiani ad una Patria comune.

Con questo spirito, l’U.M.I. visse a fianco della Marina i grandi avvenimenti che scuotevano la Nazione, la preparazione e la partecipazione al primo Conflitto Mondiale e le complesse vicende sociali e politiche del dopoguerra; in seguito, passati gli anni di maggiore crisi, l’U.M.I. si sviluppò ulteriormente e dal suo “Programma” iniziale derivò un primo tentativo di “Regolamento” a livello nazionale.

L’ U.M.I. con Regio Decreto del 18 ottobre 1934, si modificò in “Associazione d’Arma Gruppi Marinai d’Italia”, anche per meglio tener conto dell’avvenuta moltiplicazione sia nelle città interne sia in quelle di mare e soprattutto al Sud dei Gruppi che la componevano.

Negli anni ‘50 con l’avvio dell’ammodernamento della Forza Armata i Gruppi Marinai d’Italia presero nuovo vigore, a tutela degli ideali di fondo comuni tra il Personale in servizio e quello già posto in congedo dalla Marina Militare.

Con Decreto Presidenziale del 23 marzo 1954, le Disposizioni di Legge e Regolamenti succedutisi nel tempo vennero riuniti e aggiornati un uno “Statuto” che assumeva la definitiva denominazione di “Associazione Nazionale Marinai d’Italia” (A.N.M.I.).
 

MANIFESTAZIONI DEL 23 NOVEMBRE A SOSTEGNO DEI MARO'

23 novembre 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

23 NOVEMBRE 2013 TUTTI INSIEME PER I MARO'

 
Perché abbiamo organizzato e partecipiamo alle manifestazioni del 23 novembre

L'Associazione Nazionale Marinai d'Italia (ANMI), accogliendo l'invito dei familiari dei Sottufficiali Latorre e Girone, ancora illegalmente trattenuti in India, ha aderito alla manifestazione da essi organizzata in Roma il giorno 23 novembre ed ha invitato tutti i soci a intervenire in divisa sociale e con i vessilli. Parimenti, ha invitato tutti i Gruppi in tutte le sedi d'Italia, qualora fossero impossibilitati a intervenire a detta manifestazione romana, a radunarsi nei pressi dei rispettivi municipi per esprimere vicinanza e partecipazione a distanza nonché esprimere ai sindaci il solidale pensiero dei marinai.

Non poteva, infatti, rimanere inascoltato l'appello rivolto all'Associazione di tutti i Marinai d'Italia per essere accanto a coloro che soffrono di una situazione che si trascina da mesi e mesi senza una parvenza di possibile soluzione onorevole e dignitosa per i due Sottufficiali, per la Marina e per l'Italia. Scopo della manifestazione, pacifica, senza connotazioni politiche o partitiche, senza arrecare disturbo ai cittadini, aperta alla partecipazione di tutti, è esclusivamente quello di sensibilizzare la pubblica opinione, ignara degli sviluppi e non informata a dovere sul problema apertosi con l'indebito e illegittimo l'arresto di
due soldati italiani da parte delle autorità indiane.

Troppo saltuari, infatti, giudichiamo essere i resoconti giornalistici rispetto all'inaudita gravità della vicenda, ritenendo viceversa che gli Italiani avrebbero diritto a un'informazione costante, ripetuta ed esatta circa lo status delle trattative e i possibili sviluppi. Infatti, una pubblica opinione mantenuta attenta e vigile, dovrebbe essere considerata la prima fonte di sostegno
all'azione di un governo. Altrettanto forte deve essere il messaggio che la manifestazione intende rivolgere proprio alle autorità di governo, alle quali è legittimamente affidato il compito della trattativa. Sappiano i nostri governanti che dietro alla loro attività possono sempre contare sull'incondizionato appoggio dei milioni di commilitoni dei due Sottufficiali, sulle loro indomabili famiglie. Sappiano che mai e poi mai lasceranno soli e nel dimenticatoio questi marinai d'Italia che patiscono un'ingiustizia come conseguenza dell'avere fatto, come tutti noi nella nostra vita, esclusivamente il proprio dovere in obbedienza alle leggi e alle regole impartite dal legittimo governo italiano.

Le nostre autorità di governo, perciò, prendano atto di questo spassionato, generoso, corale appoggio alle loro iniziative. Traggano coraggio e legittimazione nel proseguire, mettendo finalmente in campo ogni risorsa disponibile – ivi incluse quelle finora risparmiate, quali i ricorsi alle corti di giustizia internazionali – al fine che l'incresciosa vicenda si concluda nell'unico modo giusto e possibile, il ritorno in Italia – sottolineiamo – con onore e dignità, senza alcun giudizio da parte di una giurisdizione, quale quella indiana, non titolata a giudicare soldati italiani in missione per conto del governo italiano.

Questo è il significato dell'adesione dei Marinai d'Italia alla manifestazione: solidarietà alle famiglie dei due Sottufficiali provate dall’incertezza della sorte dei loro congiunti, pieno e vigoroso sostegno ai nostri governanti, messaggio a Latorre e Girone a non demordere, a mantenere quella fierezza e quel decoro che riempiono di orgoglio tutti noi Marinai e tutti i veri Italiani degni di quest’antico e glorioso nome. Massimiliano, Salvatore, noi non vi lasceremo mai soli e guardate quanti sono con noi!

 Il Presidente nazionale

Amm. Sq. (r) Paolo Pagnottella

 

 
 
da Carlo di Nitto Presidente del Gruppo ANMI di Gaeta
 
Il Gruppo di Gaeta dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia (ANMI), in adesione a quanto auspicato dalla Presidenza Nazionale, in coincidenza della manifestazione organizzata dai familiari a Roma per il 23 novembre, si è recato presso il municipio di Gaeta per manifestare il solidale pensiero di tutti i Marinai locali ai familiari dei Sottufficiali del "San Marco" Latorre Massimiliano e Girone Salvatore trattenuti illegalmente in India. La rappresentanza, in divisa sociale e vessillo, è stata accolta dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi Coscione. Nell'incontro sono stati evidenziati il desiderio e la necessità di cercare una soluzione onorevole e dignitosa della vicenda, nel rispetto del diritto e delle regole degli accordi internazionali.
E per questo motivo, si è rivolto un caldo invito affinché gli Amministratori del Comune, senza distinzione di connotazioni politiche o partitiche, si facciano a loro volta carico di sensibilizzare la pubblica opinione ed i governanti sulla vicenda che vede trattenuti in India, da mesi e mesi, due cittadini italiani senza prospettive di soluzione immediata. Il Presidente Coscione, riconosciute valide e giustificate le motivazioni rappresentate, ha favorevolmente accolto la richiesta di far apporre sulla facciata del municipio uno striscione a favore dei due Marò. Quindi lo striscione è stato consegnato dal Presidente del Gruppo ANMI di Gaeta nelle mani del dott. Coscione che ne ha immediatamente disposto l'esposizione sulla facciata del Municipio al termine dell'incontro.   
 
 
 
Manifestazioni in varie Città da Roma a Modena, Crotone, Gaeta.

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

2 febbraio 2013
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA

E LA PROTEZIONE CIVILE

Logo Nucleo Protezione Civile di Gruppo ANMI
 
 
 

La Protezione Civile rappresenta una opportunità per le organizzazioni di volontariato per coinvolgere i propri associati, con il loro bagaglio di esperienze professionali, in attività sul territorio al servizio della comunità.
Tale considerazione trova la sua massima espressione quando riferita ad un’Associazione d’Arma, come l’ANMI, per definizione composta da persone con un bagaglio di conoscenze professionali sempre utili, a volte addirittura specifiche, acquisito durante l’attività di servizio.
Mettere nuovamente al servizio della Nazione risorse che, altrimenti, rimarrebbero inutilizzate rappresenta dunque uno degli scopi e degli obiettivi prioritari per l’Associazione. Le Autorità responsabili delle attività di Protezione Civile sul territorio potranno così avvalersi del contributo di volontari preparati, organizzati, disciplinati, come lo sono, in genere, i militari.

Nell’ambito  della  Presidenza Nazionale   sono stati designati  quali punti  di contatto  per  la  specifica  materia:
Amm. Messina – tel. 06/36802380  –   e-mail:  cerimoniale@marinaiditalia.com
Dott. Megna – tel. 06/36802241   –   e-mail:  giornale@marinaiditalia.com

 

Ulteriori informazioni  sul sito ufficiale dell'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D'ITALIA  http://www.marinaiditalia.com/?page_id=8211

 

RICORRENZE - FESTIVITA'

 
 
  • 24 dicembre  Vigilia del Santo Natale
  • 25 dicembre Nativita' del Signore  con la Sacra Famiglia
  • 26 S. Stefano

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